LE FRAZIONI
Monticelli d'Oglio e
Villanuova
Il Borgo di
Monticelli d'Oglio
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Il Borgo di
Monticelli d'Oglio -
parte1
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- 3
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Ascolta la visita guidata del
2006 - relatore Angelo Locatelli
(mp3)
(per gentile concessione
dell'Associazione Terra & Civiltà)
Il Borgo
La frazione ha origini
antichissime, data la sua posizione su un’altura in riva al fiume, luogo
ottimale per la difesa e per lo sfruttamento del terreno. Viene citato per la
prima volta nel 1022 in un diploma di Enrico II.
Qui si
conserva un borgo rurale unico nella bassa, è posto su un’altura in riva
all’Oglio, tra Pontevico e Quinzano, e presenta una magnifica villa rurale
secentesca che, con la chiesa parrocchiale dedicata a S. Silvestro, forma uno
dei lati della grandissima corte circondata per gli altri tre lati dal porticato
continuo delle abitazioni dei braccianti; fino a non molti anni fa sotto il
portico si snodavano le processioni religiose; su un’altura poco a lato sorge il
castello vecchio di Monticelli, oggi corte rurale, dalle possenti strutture
murarie. Dall’alto delle alture, ingentilite in primavera da viole e
narcisi in fiore, si gode di uno straordinario panorama sulla campagna a nord e
sul fiume a sud.
Fu comune
autonomo sino al 1842.
La località, per le sue caratteristiche
ambientali, naturali e urbanistiche, costituisce uno dei luoghi più interessanti
e suggestivi della Bassa Centrale.
Palazzo Gironda
L'edificio più noto di
questa frazione è palazzo Gironda, fatto costruire dalla nobile famiglia dei
Provaglio e assimilabile, più che a una villa, a una vera e propria corte-borgo,
per la sua ampiezza e articolazione: tutti gli edifici che la compongono (la
casa padronale, i magazzini, la chiesa e le case dei contadini) si affacciano
sulla corte centrale, percorsa, lungo i lati est e ovest, da bassi portici a
quindici arcate, mentre il lato lungo ha un portico a tredici arcate, che
incorniciano la suggestiva vista della pianura. Il cancello d'ingresso ha due
pilastri bugnati; la facciata è semplice, con un balconcino con ringhiera in
ferro battuto. L'unica sala decorata si trova nella parte sud-ovest e presenta
un affresco con il Giudizio di Paride. A sud si affaccia sull’Oglio con un
grande parco-giardino a terrazzamenti degradanti.
La chiesa di
S. Silvestro
Del 1037 è il primo
documento riguardante il
castello che sancisce
l’atto di vendita
dello stesso a Rotepaldo di Sergnano, del 1106 è il
passaggio di proprietà
a favore di Lanfranco
di Pedregno. In seguito
la zona divento feudo dei
Griffi che mantennero tale possesso fino al 1411
quando Pandolfo Malatesta la
infeudò ai Provaglio, quindi via via in altre mani, tra cui
quelle delle famiglie Borromeo e, ultimamente, dei Greppi, entrambe di Milano.
L’antico castello,
nato probabilmente sui ruderi di un precedente fortilizio si trovava nella zona
ove attualmente sorge il palazzo quattrocentesco chiamato appunto Castello.
Questo edificio, notevolmente rimaneggiato, presenta ancora i segni dell’antica
struttura fortificata nelle alte muraglie a sud e nel tracciato del fossato.
La corte
Di
notevole interesse architettonico e urbanistico e anche la corte-borgo che i Provaglio fecero costruire nel XVII secolo e che per la compattezza del
tracciato in parte richiama moduli fortificati.
Nell'età medievale
Monticelli era famosa per il suo porto (traghetto) che, per quanto soggetto alle
piene dell'Oglio, seppe far fiorire notevolmente l'economia del villaggio.
Il mulino di Monticelli
Poco oltre,
sulla strada per Pontevico,
merita una visita il Mulino di Monticelli, singolare costruzione neo-gotica che
conserva un antico impianto di macinazione completamente in legno con macine in
pietra.
Importante perché mai elettrificato, è ancora parzialmente funzionante
con la sola forza idraulica.
La vecchia fontana del borgo
Una insolita costruzione
Forse era in origine una
ghiacciaia per la conservazione del pesce.
Villanuova
La chiesa di S. Giovanni
Battista
Villanuova,
è posta sulla strada tra Monticelli ed il capoluogo; si tratta di un piccolo borgo
con le ampie corti rurali ed una graziosa e linda chiesetta settecentesca
dedicata a San Giovanni Battista. Nel 1864 a Villanuova fu rinvenuta una
necropoli romana, i cui reperti sono oggi conservati presso il Museo Romano di
Brescia.
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