1.
C - L’edificazione della chiesa.
... nel 1753 iniziarono i lavori di edificazione della nuova
fabbrica; nel 1783 venne eseguita la pavimentazione della piazzetta
del sagrato ...
(S. Guerrini, A. Lanzoni - Le chiese di Verolavecchia, p. 13,14).
2.
B - La vasca in mattoni di Scorzarolo.
La bellissima e ben conservata moia presso Scorzarolo, ampia vasca
in mattoni a vista un tempo utilizzata per far macerare il lino.
(AA.VV. - Natura arte e cultura lungo il corso del fiume Strone,
p. 37).
3. B -
Altare della chiesa di S. Vito e Modesto.
... Il vecchio altare maggiore venne sostituito con un paliotto
settecentesco in marmo, proveniente da Cremezzano.
(S. Guerrini, A. Lanzoni - Le chiese di Verolavecchia, p.
66).
4. A -
Concittadino illustre.
Luigi Contratti.
In verità, conquistato da Carlo Cassola a propositi più
rivoluzionari, il 25 marzo 1849 veniva nominato capo (duumviro), con
il Cassola stesso, della rivoluzione bresciana.
(L. Tartini - Verolavecchia, la sua gente, p. 29).
5. B -
Dipinto sacro in via Monte Grappa.
Recita l’epigrafe: NEI TERRIBILI GIORNI DEL CHOLERA / VOTAVA / NEL
10 APRILE 1856 / COMPIVA / GIUSEPPE CO’ / VOTO E RINGRAZIAMENTO.
(L. Tartini - Verolavecchia, la sua gente, p. 111).
6. C -
Il campanile di Monticelli.
Il 20 marzo 1971 Monticelli uscì dall’anonimato. Alle 8,15 il
vecchio campanile si accasciò su se stasso abbattendosi
sull’abitazione del maestro Giovanni Piovani.
(A. Locatelli - Monticelli d’Oglio: una storia sul fiume,
p. 268).
7. A -
Affresco di “Maestro G.”
Si attua la “contemplazione” nell’affresco “deposizione” in S.
Rocco. Affresco rinascimentale opera di Maestro G.. Gesù deposto tra
S. Siro e S. Francesco.
(S. Pagiaro - Verolavecchia, Monticelli, Scorsarolo, Paolo VI
“Arte e spiritualità”, pp. 104, 107).
8. B -
La campana.
Il comune ha patrocinato la campana più piccola (sol).
(A. Fappani - Un apostolo della parrocchia Virgilio Casnici,
p. 202).
9. C -
Concittadina in odore di santità.
Livia Provaglio figlia del conte Cesare, feudatario di Monticelli,
nacque nel 1570. Fattasi monaca entrò nel monastero di S. Maria
degli Angeli in Brescia. Morì il 14 maggio 1591. Rientrava tra
quelle persone che erano morte in odore di santità e che già
godevano di un culto circoscritto ad una zona o ad un paese.
(A. Locatelli - Monticelli d’Oglio: una storia sul fiume,
p. 290).
10. A
- Mezzo di trasporto.
A scorno dei denigratori e ad esorcizzare il soprannome di “bò”
(buoi) affibbiato ai Verolavecchiesi, don Virgilio Casnici organizzò
una sfilata di carri trainati da buoi per trasportare da verolanuova
al rinato Comune i documenti ad esso spettanti.
(A. Fappani - Un apostolo della parrocchia Virgilio Casnici,
p. 86).
Bibliografia.
S. Guerrini, A.
Lanzoni - Le chiese di Verolavecchia - Società per la storia
della chiesa a Brescia, 1990.
AA.VV. - Natura
arte e cultura lungo il corso del fiume Strone - Consorzio Parco
Fiume Strone, 1998.
L. Tartini -
Verolavecchia, la sua gente - Parrocchia di Verolavecchia, 2003.
A. Locatelli -
Monticelli d’Oglio: una storia sul fiume - Comune di
Verolavecchia, 1989.
S. Pagiaro -
Verolavecchia, Monticelli, Scorsarolo, Paolo VI “Arte e
spiritualità” - Comune di verolavecchia, 1985.
A. Fappani - Un
apostolo della parrocchia Virgilio Casnici - Associazione
“Cenacolo Missionarie della Parrocchia”, 1994. |